(foto "bob91180" )

Le stanno tirando fuori tutte adesso
Comunque sempre bellissima...una signora che non invecchia mai...unica nota stonata la mancanza delle coppe ruota, mi sembra...

Quoto quanto sopra.
Ritargata in un periodo di decadenza di queste grosse auto di lusso e forse acquistata a buon prezzo.

Molto bello e particolare l'anteriore ,quanto brutto e sgraziato il posteriore.
Peccato.
Esemplare già riportato tra i commenti di questa gemella.

http://www.targhe...o_id=26669

Nobile altezzosa e di rango molto elevato , all'epoca appannaggio di industriali e personaggi celebri ... famoso su tutti l'esemplare del prof dott guido tersilli ...
Questa non e' perfetta , ma e' sempre una vettura coi fiocchi che ogni appassionato vorrebbe custodire nel proprio garage , magari anche solo per farci un giretto di tanto in tanto ...

Chapeau: ogni commento è superfluo.


Celeberrimo: eccolo
http://www.imcdb....-1967.html

Tra le più belle ed affascinanti auto italiane.

In tema di Quattroporte cinematografiche, non dimentichiamo di quella distrutta a colpi di Flaminia da Lando Buzzanca ne "Il Magnate".

Sul retro di copertina del primo fascicolo di "Ruoteclassiche" (novembre 1987, ricordo come fosse ora il momento in cui ne vidi la locandina presso un'edicola, e feci inchiodare ad un amico la "127 Super 900" del 1982 che ci stava scarrozzando), campeggia una pubblicità della Maserati "Biturbo Si", nella quale si ripercorre in sette tappe il binomio Maserati-personaggi celebri. Apre le danze il disegno della "Tipo 26" rossa da corsa consegnata nel 1928 a Luigi Fagioli, e si arriva a quei giorni, con la "Biturbo Spyder" consegnata nel 1987 ad Alain Prost; nell'excursus, compare anche la sagoma di una "Quattroporte" bordeaux, acquistata da Raul Gardini nel 1968; potrebbe essere stata targata Ravenna, chissà che fine ha fatto...
Questa in foto, non da concorso come dice Bob, ma comunque ben conservata e da sempre nella stessa famiglia (sic !), si è infilata quel giorno nel parcheggio di un rinomato centro emiliano con al volante un giovanissimo, capelli piuttosto lunghi e jeans, affabile e pronto alla conversazione, che difficilmente un benpensante avrebbe associato a una macchina di quel livello; tuttora, la vettura è utilizzata con qualche frequenza, senza che le si risparmino veloci golappate autostradali. L'anno, se ricordo bene, è il 1968, quindi una 2a serie, come confermano i doppi fari anteriori.
Gran pezzo, forse ancora più suggestivo in questo stato, che può ricordare l'epoca, fine anni '70-primi '80, in cui esemplari pur validi di questo modello avevano oramai perso gran parte del loro valore commerciale.
Targa non originale, ma comunque notevole e difficile da riscontrare così datata su macchine simili.

Tornando alla citazione cinematografica, non conoscevo il film "Il Magnate".
Sono andato a vedere la scena finale su "Youtube" ed in effetti si vede una Quattroporte distrutta per vendetta da Lando Buzzanca a colpi di Flaminia coupé: per me che sono appassionato (direi fanatico) sia di Lancia Flaminia che di Maserati in generale (specie quelle degli anni '60 e '70) è una scena terrificante!
Mi ricorda quella terribile del film "E venne il giorno dei limoni neri", un poco noto film di mafia, in cui due protagonisti a bordo di due Flaminia coupè si inseguono e fanno a sportellate sino a che una esce fuori strada e prende fuoco!
Per me un vero sacrilegio!!!