Auto da sogno, e scatto stupendo! Sembra di tornare negli anni '50/'60

Direi fresca di restauro ... da vetrina ...

a prestazioni come si comportava?

"La berlina da famiglia che vince le corse", recitava il famoso slogan pubblicitario dei primi anni '50, riferito alla versione capostipite da 1884 cm3, subito impiegata proficuamente in gare di ogni sorta, a cominciare dalla più prestigiosa e affascinante, la Mille Miglia. L'esemplare in foto, strepitoso, è una "Super" appartenente all'ultima stagione produttiva, che prevedeva sgargianti accostamenti bicolore, oltre ad alcuni monocolore scuri, e che, in virtù dell'incremento della cilindrata a 1975 cm3, migliorava la souplesse di marcia, coniugata con la preesistente grinta.
Le prestazioni sarebbero oggi ampiamente alla portata di una brillante medio-piccola, ma, all'epoca, ben poche berline "due litri", per non dire nessuna, erano capaci di una velocità massima di oltre 160 km/h, e di valori di accelerazione e ripresa alla portata di vetture dalla foggia ben più sportiva; la stessa "Aurelia B22", coeva della "1900" 1a serie, vantava ottime prestazioni, e una velocità massima pure nell'ordine dei 160 km/h, ma a fronte di una cilindrata salita a 2,2 lt.
La targa, a me assai gradita, rimanda al periodo in cui le "1900" erano oramai considerate sorpassate rispetto alla ben più moderna e veloce "Giulia TI", e si potevano acquistare usate per cifre modeste.

Se la foto, senza entrare nel dettaglio, e' stata scattata in un paesino della bassa Lombardia, penso immortali l' auto di un noto collezionista che mi fece vedere l'auto tramite foto durante le fasi del restauro
Se cosi, ha coronato il suo ennesimo, pregiato sogno
Bellissima!

Un riferimento tra le auto dell'epoca.

Marco credo che la b 22 fosse anche lei una 2000 di cilindrata solo con 90 cv contro i 75 della b 21 e i 56 della b 10 , solo la b 12 avava una cilindrata di 2300 cc

Hai ragione Pietro, ho confuso la cilindrata della "B22" con quella della "B12" (2266 cm3). Anche la velocità massima era forse un poco inferiore: a raggiungere i 160 km/h erano probabilmente gli esemplari con preparazione sportiva. Fu comunque la più brillante tra le "Aurelia" berlina, e una temibile rivale dell'Alfa "1900", oltre che la versione costruita nel minor numero di unità (circa un migliaio).

Sublime Alfona e bello scatto d'epoca di Luciano.

(foto "Markino" )