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Opel Rekord P1

opelrekordp1bue20190531.jpg
Anno 1959 (BUE).

Data: 31/05/2019
Commenti: 9
Visualizzazioni: 1394
Commenti
#1 | Neeskens78 il 31/05/2019 08:26:48
Questa la conosciamo bene, è di un appassionato romano che era presente all'ultimo Opel Fans a Mantova, insieme ad un gruppo di altre P1 e P2 sempre provenienti dalla capitale.conservato stupendo, che mostra la sua patina di vissuto in tutto il suo splendore
#2 | atae21 il 31/05/2019 09:24:38
Avevo partecipato anche io ad un raduno dell'Opel Fans qualche anno fa, precisamente a Mirandola (MO), quando avevo la Manta CC. Era stato bello vedere tanti esemplari ormai rari di vecchie Opel a trazione posteriore. Attualmente però ho solo la Vectra 2.5 V6 che è una rarità assoluta ma è troppo giovane (1997) per partecipare a questo raduno. Dall'anteprima della foto l'avevo scambiata per una non definita berlina Made in USA... Grin
#3 | Frabo187 il 31/05/2019 10:15:56
Dall'anteprima della foto l'avevo scambiata per una non definita berlina Made in USA...

Idem Pfft
Quanto al raduno Opel di Mantova, mi dispiace non averlo saputo prima. Sarebbe stato davvero interessante vedere dei modelli di Opel mai visti dal vivo da chi scrive.
#4 | Biturbo83 il 31/05/2019 13:06:26
Stupendo avvistamento, ricordo di averla vista solo sui Quattroruote dei primi anni 60.
#5 | Alfa33 il 31/05/2019 14:49:22
Troppo bella e con una targa che aggiunge ulteriore fascino; grande impatto estetico, che inevitabilmente richiama i modelli di produzione americana.
#6 | astraG il 31/05/2019 15:52:00
Anteriormente e posteriormente aveva i montanti inclinati all'interno consentendo al guidatore una migliore visibilità viste anche le dimensioni tutt' oggi imponenti del veicolo.
Anche questa, scelta estetica mutuata dalla moda d'oltreoceano.
Bellissima.
#7 | deltago92 il 31/05/2019 22:47:23
Dall'anteprima della foto l'avevo scambiata per una non definita berlina Made in USA...

A me è successa la stessa cosa dal vivo per questa
http://www.targhe...o_id=25904
#8 | Markino il 01/06/2019 00:33:27
Pezzo molto attraente e suggestivo, data l'estrema rarità ai giorni nostri - che rispecchia un parco ai tempi piuttosto esiguo, circostanza normale per quasi tutti i modelli di importazione, gravati dai dazi doganali - e la linea che tradisce un'evidente ispirazione ai canoni estetici dei marchi della Capogruppo, senza peraltro essere troppo assimilabile ad alcun modello specifico (la GM alla quale mi sentirei di accostare di più la "P1" è la Chevrolet del 1956, ma è un'impressione del tutto opinabile).
Sono state recentemente espresse alcune considerazioni a proposito della generazione "Rekord" successiva, in occasione dell'avvistamento di un esemplare, ed esse valgono sostanzialmente anche per questa serie, con la differenza che, portando più indietro le "lancette", la concorrente brillante italiana, anziché la "Giulia", sarebbe la "Giulietta", anch'essa destinata ad una clientela difficilmente sovrapponibile a quella della robusta ma "flemmatica" (per usare un eufemismo) tedesca con cambio a tre rapporti, che ottenne un buon successo nei mercati di esportazione dell'Europa centro-settentrionale.
Esemplare conservato, per di più con targa nativa, da preservare gelosamente.
#9 | maxfoll il 17/02/2022 18:52:27
..che rispecchia un parco ai tempi piuttosto esiguo, circostanza normale per quasi tutti i modelli di importazione, gravati dai dazi doganali..

A margine delle sempre corrette osservazioni dell'informatissimo Markino, si può aggiungere che nonostante barriere, dazi ecc, poiché lo stile della Rekord P1 piacque, la stessa risultò come esemplari venduti la seconda in classifica tra le auto di produzione straniera, dopo l'inarrivabile Maggiolino VW (dati reperibili sui Quattroruote dell'epoca). Ovviamente si parla comunque di numeri risibili se paragonati alla produzione nazionale.
Va anche aggiunto che questo stile americaneggiante e fortemente caratterizzato (si pensi a lunotto e parabrezza 'panoramici', quest'ultimo causa di un certo ostacolo nell'ingresso e uscita dal veicolo, dati i montanti arretrati) così come piacque subito, stancò non molto tempo dopo (in effetti gli stilemi citati arrivarono in Europa con qualche anno di ritardo rispetto al lancio negli USA, quindi risultarono presto esteticamente superati) tanto che la successiva serie 'P2' ancorchè ancora definita come 'Panoramik', era tornata ai classici montanti con la consueta inclinazione.
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