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Innocenti IM3 S

innocentiim3frabo20191023.jpg
Anno 1967 (Frabo187).

Data: 24/10/2019
Commenti: 11
Visualizzazioni: 1454
Commenti
#1 | time101cv il 23/10/2019 09:04:38
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2019/10/tdiw3797.jpg
(foto "Frabo187" )
#2 | oinotna il 23/10/2019 09:06:41
Notevoli le luci di retromarcia triangolare, in una posizione dove potenzialmente starebbero i rostri
#3 | tonymura il 23/10/2019 09:23:35
Vettura molto particolare e rara. Se ne trovano poche e a prezzi non proprio popolari.
#4 | Frabo187 il 23/10/2019 10:15:55
Da quel poco che so, dovrebbe essere stata recuperata da un appassionato.
#5 | bob91180 il 23/10/2019 11:07:43
All'epoca ebbe una discreta diffusione nonostante il prezzo un po' elevato e le sospensioni un po' cagionevoli ...
#6 | Neeskens78 il 23/10/2019 13:14:55
vettura che mi ha sempre incuriosito molto. sbaglio o aveva delle buone finiture interne?
davvero particolari le luci della retromarcia. se è stata recuperata da un appassionato allora aspettiamo un appassionato restauro! Smile
#7 | Alfa33 il 23/10/2019 18:30:15
Per me è una meraviglia, ero rimasto affascinato dal modello durante l’infanzia, un esemplare era custodito nell’autorimessa dove mio nonno metteva la 500 F e poi la Panda; Era bianca, con i sedili in pelle rossi e veniva usata pochissimo, Chissa’ che fine avrà fatto, apparteneva ad una signora benestante.
Si tratta di una macchina validissima, ben rifinita ed elegante.
Ormai è quasi introvabile.
#8 | vivi61 il 23/10/2019 22:08:56
Auto inglese montata in Italia dalla Innocenti ,come la A40,anche a me è sempre piaciuta molto,buone finiture e prestazioni,sospensioni hydroelastic molto comode,la linea,per quei tempi era piuttosto moderna,assomiglia alla Primula,vettura che ho posseduto e di cui sono sempre stato innamorato
#9 | Markino il 23/10/2019 23:21:48
La "italianizzazione" della "ADO 16" passò attraverso un lieve maquillage curato da Pininfarina, che rielaborò con mano felice il frontale, poi tornato simile alla versione inglese nella più spartana "I4", lanciata qualche tempo dopo la "IM3". Vettura molto raffinata e ben costruita, atipica all'epoca per la trazione anteriore, la configurazione a due volumi, e anche la ridotta altezza da terra. Queste caratteristiche, che faticavano a fare breccia in un pubblico ancora piuttosto tradizionalista, ne fecero una vettura quasi "di nicchia", anche a causa del prezzo elevato.
Pochissimi gli esemplari superstiti, nonostante i numerosi pregi; ha giocato a sfavore anche lo scarso interesse dei collezionisti in epoca da "storica", sebbene gran parte delle unità fossero già andate perdute.
In un mio garage ideale sufficientemente corposo, una "IM3" troverebbe probabilmente posto, magari in tinte scure, come quella del Commissario Pepe impersonato con la consueta maestria da Ugo Tognazzi nel 1969.
Dato l'anno, questa in foto, notevole, dovrebbe essere una "IM3 S".
#10 | vivi61 il 24/10/2019 20:48:17
il Commissario Pepe,bellissimo film interpretato da Tognazzi e diretto da Scola,in quel frangente la Im3 si adattava benissimo al grigiore apparente della provincia veneta,che in realtà nascondeva loschi traffici di ogni genere,celati da un finto perbenismo che nemmeno la solerzia di Pepe riuscì a far venire a galla,anzi insabbiò di proposito quando si rese conto che a pagare sarebbero stati i più poveri,i meno protetti e forse anche i meno colpevoli...i bellissimi film nostrani che si producevano in quegli anni mai più eguagliati (mi scuso per la divagazione sul tema Im3)
#11 | Marco27 il 25/10/2019 19:15:07
La Im3 normale dovrebbe avere i rostri ai paraurti le luci retromarcia vicino alla targa e la calandra a maglie meno fitte
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