Ho un vago ricordo di quando insistetti fino allo sfinimento per farmi comprare un modellino 1:43 identico alla vettura in foto, questo solo perché ce l'aveva, in scala 1:1, un signore che abitava nel quartiere. Ho trovato sempre affascinanti le primissime serie che avevano una linea proiettata negli anni '80 ma conservavano parzialmente la cartella colori del decennio precedente come il Giallo Piper in foto, il Prugna, il Verde Pino, il Grigio Indaco e l'Azzurro Le Mans.
Questi cerchi mi ricordano le "ruote veloci" dei modellini di più economica fattura. A mio gusto decisamente inappropriati in generale, ancor più sulla Giulietta, specie su un esemplare di un colore che tanto ritenevo orribile prima, quanto un valore aggiunto oggi. Basterebbero i suoi cerchi di fabbrica per renderla un esemplare sensazionale.
Certamente i cerchi stonano parecchio, e non si capisce cosa possa farli preferire a un classico intramontabile - perfettamente calzante sulla "Giulietta" - come i "Millerighe", tanto per fare un esempio.
Per il resto, mi è sembrato un bell'esemplare, forse della prima ora a giudicare dall'introvabile modanatura cromata sul coperchio baule, e rifinito in una tonalità - pure da me rivalutata molto nella "maturità" - che non vedevo sul modello da tempo immemore. Era già raro allora, il giallo Piper...
Apprezzabile, dal mio punto di vista, la targatura "recente", segno magari del recupero a nuova vita di un'unità in precedenza abbandonata; assai più difficile, ma non da escludere, un rimpatrio dall'estero, dove le "Giulietta" più anziane devono essere già da anni molto, molto rare.
#6 | IL BUE
Questi cerchi mi ricordano le "ruote veloci" dei modellini di più economica fattura.
Anch'io ho avuto la stessa identica impressione.
Se Transaxle 73 ha insistito per avere il modellino, forse il proprietario di questa Giulietta... si è limitato ai cerchi!
Stile ricercato (nel senso di malavitoso) per questa esemplare Giulietta dei primissimi lotti di produzione. Senza voler scadere nei luoghi comuni, diciamo che le Alfa degli anni settanta, Giulietta inclusa, sopportano piuttosto bene queste divagazioni: sarà che, complici certi film dell'epoca di cui abbiamo fatto scorpacciate negli anni recenti, tutti hanno potuto constatare il capillare grado di diffusione ed apprezzamento di queste Alfa incattivite.
Il giallo Piper, come sopra ricordato, è uno dei colori tipici del primo anno di produzione. Ma non fu molto apprezzato, al contrario del biancospino e del beige, per cui gli esemplari reperibili già ai tempi con questa livrea erano pochini. Con gli occhi dell'appassionato di oggi è una vera perla, al pari di altri colori "prima edizione" come il Blu Le Mans o il Verde Pino.
La modanatura cromata nella parte superiore del baule tipica dei primi mesi di produzione (pare servisse per nascondere una saldatura, poi eliminata) è stata fonte di infinite discussioni fra appassionati, la cui maggior parte negava categoricamente l'esistenza, derubricandola a semplice aggiunta postuma. Ma quando gli avvistamenti degli esemplari con tale modanatura hanno cominciato a moltiplicarsi nel tempo, hanno dovuto riconoscerne l'autenticità.
Mi permetto di aggiungere che se la successiva 75 è riuscita a "scollinare" gli anni '90 mantenendo una relativa modernità del disegno, risultando ex post una delle youngtimer del Biscione più apprezzate, è anche grazie alla linea di rottura della Giulietta, davvero futuristica rispetto al parco circolante all'epoca del lancio commerciale. Su uno speciale Ruoteclassiche lessi che tra le opzioni era stata contemplata anche una linea a 2 volumi, fortunatamente scartata per quella a 3 volumi denominata a "sedere d'anatra" e che all'inizio fu oggetto di critiche piuttosto vivaci, tanto che pure Quattroruote la definì senza mezzi termini sconcertante.
Linea opera del giovane Ermanno Cressoni, subentrato alla guida del Centro Stile a Giuseppe Scarnati, padre della "Giulia", e al quale si devono lavori decisamente riusciti ("Giulietta", "33", "75" ).
Non mi piacciono per niente questi cerchi che effettivamente mi ricordano quelli della Dacia Duster oppure quelli della 208 GTI. Poi su questa Giulietta con il qui sopra rarissimo Giallo Piper(che secondo me le sta benissimo anche a lei)sono indigeribili. Quanto sarebbe stata bella con i Millerighe, sarebbe stata magnifica.
Non ricordavo proprio la presenza della modanatura sul cofano posteriore, curioso particolare.
Cerchi a parte, esemplare molto prezioso e con tinta vistosa molto originale.
E' veramente anomala la presenza di questi cerchi su un esemplare a dir poco perfetto e totalmente originale. Mi sovviene da pensare che siano stati provvisori, o meglio, voglio sperarlo. Tra l'altro l'anteriore sporge in modo eccessivo, e ci vuole nulla che le fdo, durante un controllo, decidano di sequestrare tutta l'auto per ciò (fatto realmente accaduto ad una Punto che conosco, dopo mesi e mesi di processo il giudice ha optato per la demolizione del mezzo senza possibilità di ricorso, cosa che in casi estremi, potrebbe accadere anche a questa Giulietta).
La ritargatura e l'impossibilità di riconoscere l'anno originale mi fanno pensare ad un'importazione, a meno che la mancanza dell'anno originale non dipenda dal decesso del sito del bollo che dava l'anno originale.
In ogni caso anche io non conoscevo assolutamente la storia della modanatura cromata.
(foto "Markino" )