Eccola, finalmente è stata catturata anche lei.
Un prototipo che a me, amante delle sw, piace da morire.
La prospettiva della foto non le rende giustizia, ma in realtà la linea complessiva dell’auto è davvero molto riuscita e tutt’altro che banale.
Quest’auto se non sbaglio era in un capannone in zona lodigiano/cremonese, contenente altre rarità sul genere tra cui diverse lancia stratos.
Una collezione che dev’essere stata recentemente alienata a quanto so..
In ogni caso, avvistamento spettacolare!
Sì, quando esordì all'epoca non fu vista di buon occhio, poiché i lamierati non vennero quasi per niente modificati (praticamente allungarono il padiglione e aggiunsero il portellone), e quindi la linea non era bellissima (anche se a dire il vero a me piace e anche molto). Dunque l'AR decise di non produrla in serie limitata, come aveva pensato. Davvero particolare il fatto che abbia i fanali della Uno, cosa di cui mi ero già accorto. Zagao aveva deciso di realizzarla in seguito ad una "sfida" propostagli da una rivista, mi pare fosse Auto Capital ma ora non ricordo.
P. S. Propongo di creare una cartella contente tutte le rarità del sito.
Era una realizzazione di Zagato per la mitica rivista di noi quaranta/cinquantenni, ovvero Autocapital.
Di proprietà del presidente dell'Alfa Blue Team, che tra le altre cose ha anche preso in custodia il cancello della portineria del Portello perché in Italia ci si affida al buon cuore degli appassionati per mantenere viva la memoria storica
Mai vista e neanche sentita, veramente un qualcosa di totalmente inedito per il sottoscritto! Vista da dietro ha qualche rassomiglianza con la Duna Weekend/Innocenti Elba.
Oltre alla già citata 90, negli anni 80 ci furono altri esempi di Alfa Romeo SW rimaste alla stadio di prototipo o esemplare unico; penso alla 75, che forse fu veramente una occasione persa, ed alla 164.
In ogni caso, vi era la 33 Sportwagon, che ottenne risultati commerciali più che buoni, considerando anche che si trattava di una variante di carrozzeria che fino qualche anno fa era ambita ed andava di moda.
Complimenti all’avvistatore ed al proprietario.
A me non dispiace affatto, così come quelle realizzate sulla 90, la 75 e la Giulietta, la 90 è quella che preferisco, mentre quella su base Giulietta tra le 4 è quella che mi piace meno
Sì, però anche io credo sia errato: dovunque si legga a proposito dell'Alfetta SW, si dice che c'è solo 1 esemplare, appunto questo. L'AR non se ne è tenuto neanche un altro per lei...
Sicuramente un avvistamento di quelli estremamente entusiasmanti per la rarità, molto meno per la bellezza, seppur in vista laterale migliora.
Dopo la 90 beccata nell'ormai lontano 2008, e questa, per chiudere il quadretto degli esemplari unici o quasi di SW Alfa Romeo, dovremmo beccare la mitica Giulietta S.W., bisogna dire però che di questa non se ne ha alcuna notizia successiva alla sua presentazione, potenzialmente potrebbe anche esser stata demolita.
La 75 non credo sia pubblicabile per motivi di ''tempo'', però qualora se ne avvistasse una, magari si potrebbe fare l'eccezione ''una tantum'' e pubblicarla.
L'Alfetta SW è stata realizzata in un esemplare unico, questo, così come la 90. La Casa è estranea in entrambi i progetti, come già detto, sono state ideate dal direttore della rivista Auto Capital, Luca Grandori, che ha usato la 90 SW come auto personale per parecchio tempo. Oggi entrambe fanno parte della collezione Alfa Blue Team, cosa che assicura loro un sereno futuro.
Credo sia su base "Quadrifoglio Oro", con iniezione Bosch.
Avvistamento notevolissimo, ancorché, ad essere onesti, la vista "secca" della coda non susciti grandi emozione, e non sia istintivamente associabile alla berlina di fascia alta di Arese.
Con più coraggio, volontà e/o risorse, l'Alfa Romeo avrebbe potuto arricchire la propria gamma con Station Wagon di grande richiamo, considerato che il periodo era oramai quello giusto: il successo raccolto dalla "33 Sportwagon" lo dimostra, così come quello della "156" di inizio millennio. La spettacolare e muscolosa "75 Sportwagon", ad esempio, fu davvero un'occasione - assurdamente - mancata.
Le 75 SW sopravvissute sono due: una V6 vista più volte al Museo di Arese ed una TD (mai mostrata al pubblico) in cattive condizioni dopo anni di uso interno dentro lo stabilimento di Arese.
Esisteva anche la Turbowagon rossa di Fissore scomparsa negli anni 90 dopo essere stata rubata in centro a Milano.
C'è anche da dire che la produzione su vasta scala di una versione Station Wagon dell'Alfetta sarebbe stata piuttosto rischiosa per un modello ormai a fine carriera e non più così "fresco". L'utilizzo di parti palesemente riprese da altri modelli, poi, l'avrebbe fatta apparire come un "ripiego a basso costo" che il pubblico più attento difficilmente avrebbe gradito. Naturalmente reputo lodevoli sia l'iniziativa della rivista, sia la la cura del proprietario per la vettura, che hanno permesso a quest'ultima di giungere fino ai giorni nostri.
Nel 1983 investire per produrre una nuova versione dell'Alfetta era improponibile, mentre produrre la 90 SW nel 1985 avrebbe avuto un senso. Oltretutto la SW di Auto Capital era più piacevole della berlina, almeno secondo me. In fase di industrializzazione, i pezzi provenienti da altre auto, utilizzati per forza di cose nel prototipo, sarebbero stati senz'altro sostituiti con altri realizzati ad hoc. La scelta di non produrre la 75 SW è stata veramente infelice, avrebbe avuto un bel successo, come avvenne poco dopo con la BMW 3 Touring.
In quel periodo c'era già a listino una giardinetta di categoria media, la 33. Forse avevano paura che un'eventuale 75 SW, con ingombri simili ma meccanica completamente diversa, andasse ad incidere proprio sulle vendite della 33.