Versione base che si direbbe un incredibile conservato , ancora con prime targhe , in una delle tonalita' migliori , rosso fiat/etna , e cerchi bianchi , con selleria in fp nocciola ...
Rarità nella rarità, la versione base è assolutamente introvabile.
Coppe ruota della special, se non sbaglio; di questa sarebbe davvero interessante vedere il frontale “semplificato”, ma non più brutto rispetto a quello della rifinita Special.
Orribile la 132? Siamo a posto
Orrenda assolutamente no, ma meno bella della stupenda 125 che andò a sostituire. Diciamo che era un pò anonima in questa prima serie. Con il restyling del 1974 le cose migliorarono finché 3 anni dopo ci fu la plasticosa terza serie.
Premesso che i gusti personali sono sacrosanti, fatico a capire cosa possa avere di così orribile una Fiat 132, che soprattutto in questa prima serie ha linee piuttosto essenziali e caratterizzate da una certa pulizia stilistica.
Al più, credo la si possa definire anonima e e un po' "banale"... Io la trovo comunque riuscita, anche se preferisco di netto la seconda serie, che trovo essere una delle Fiat più apprezzabili di sempre.
Bellissimo l'esemplare immortalato
Nessun guizzo di originalità, ma in linea col periodo: a mio parere c'è ben altro di "orribile", specie tra i modelli presentati dal 2005 in poi.
La 1600 base proposta oggi é favolosa, ed é addirittura del primo anno di produzione.
Sapevo che con il termine "orribile" avrei scatenato un putiferio.
Andiamo con ordine.
Ha delle carreggiate strettissime rispetto alla carrozzeria. È alta e stretta e con un assetto strano, nel senso che il posteriore ha un assetto molto alto, anche rispetto all'anteriore. Inoltre, ma questa è una cosa assolutamente soggettiva, mi trasmette una tristezza incredibile. Brutti anche gli interni, con un assetto di guida pessimo, anni luce distante dai calorosi interni di 125 e 130, per rimanere in casa.
Meccanicamente nulla di che, con un obsoleto ponte posteriore e scarsa tenuta di strada e molleggio. E ricordo che era la quasi ammiraglia della casa torinese.
Il fatto che la stessa Fiat dopo pochissimo tempo la sottopose ad un sostanzioso restyling (e dopo poco tempo ad un altro..)denota il fatto che forse proprio così bella non fosse..
Gli stessi fedelissimi Fiat restarono molto delusi alla sua uscita.
Che attualmente le auto non siano bellissime non vedo cosa c'entri. Nel 1972 c'erano Alfetta e Bmw e12. Vogliamo paragonarle alla 132? Ma anche la Giulia era nettamente migliore, pur uscita 10 anni prima.
Quelli che hanno scritto "se si critica la 132 siamo a posto " oppure che chi scrive che non si può definire orribile, quanti anni hanno?
Perché io ne ho appena compiuti 46 (ahimé...) e ricordo perfettamente come 132/Argenta venissero non dico derise ma quasi. E ammetto che strabuzzo gli occhi quando vedo, al giorno d'oggi, la quantità di ammiratori che queste auto riscuotono!
Scusate se mi sono dilungato, ma volevo motivare il mio giudizio.
Io forse vado controcorrente ma la seconda serie la reputo personalmente un gradino al di sotto rispetto alla prima e alla terza, avendo forse per quest' ultima un bel ricordo poiché l'abbiamo avuta in famiglia
La serie capostipite mi piace soprattutto nelle colorazioni pastello come questa in foto
Ricordo il nostro parroco di quartiere che ne aveva una simile color blu scuro, che col tempo e col sole divenne di un orrendo violaceo tipico per tale colorazione mantenuta con incuria
Basica ben tenuta e con targa a bassa numerazione e tinta particolare. D'altronde se non in questa in quale provincia poteva sopravvivere... Abbinamento interno che poco gradisco, avrei preferito il nero. Nessuna delle tre mi piace particolarmente, se dovessi scegliere sceglierei la terza, e una 2000 i.e., dalla dotazione non indifferente. Definirla orrenda anche a me pare un azzardo, anche se le tue motivazioni sono più che sensate, forse sarebbe stato meglio spendere due parole in più per evitare di cadere in malintesi. Ma io, si badi, non sono qui a criticare nessuno. Per quanto riguarda la storica questione 132/Argenta, senza dubbio esteticamente dice di più la 132 (io non saprei quale scegliere, forse Argenta) ma l'Argenta sicuramente si prestava di più al ruolo di ammiraglia, anche in virtù della stazza assai più imponente. Al di là di tutto, godiamoci questa bella vista...
Sicuramente, fra le tre serie, la terza tutta la vita. Che aveva un certo dinamismo estetico e finalmente degli interni accoglienti. Ma soprattutto sembrava enormemente più moderna rispetto alla prima serie qui ritratta, che era uscita solo 6 anni prima.
Mah, io continuo a non vedere tutto questo progetto disastroso, anzi, fu anche un deciso passo avanti in fatto di sicurezza passiva; ne furono comunque vendute quasi 700mila in otto anni.
Forse, oltre ad essere un po' anonima esternamente, critico il design un po' "confuso" della plancia; altre concorrenti del tempo facevano di meglio.
Quoto per intero quanto descritto da alequattro75 nell'intervento #19 e condivido pure l'apprezzamento per la terza serie, soprattutto nel bell'azzurro metallizzato. Ma le prime due serie erano inguardabili, opinione comune all'epoca e solo stemperate oggi dalla sua particolarità che ce le fa vedere con occhi più benevoli. Ma a guardarla bene, si tratta di due tronchi di piramide rovesciati, giustapposti ad un padiglione non particolarmente originale. Sicuramente questo esemplare è molto ben tenuto e, per la sua rarità (ci sarà pure un motivo!), fa onore al suo proprietario a cui farei i complimenti di persona per la scelta di possedere e manutenere in modo esemplare un auto che non è nei sogni della maggior parte degli appassionati di auto storiche (ed io sono fra questi), inconfondibile segno di competenza e passione.
Premetto che da sempre mi son approcciato al sito con la promessa di non volermi esprimere negativamente sui soggetti immortalati a maggior ragione su un contesto di catalogazione storica di veicoli d'epoca sopravvissuti ai nostri giorni; davanti a un "Anglia Torino" ad esempio spunta sul mio volto un sorriso spontaneo di soddisfazione.
Ovviamente leggo con piacere anche i pareri piu' critici che davanti a un caffe' potrei assolutamente condividere anchio.
Il veicolo in questione lo trovo del tutto degno di nota e ovviamente meritevole di preservazione.
La carreggiata stretta rispetto al volume sovrastante probabilmente deriva da un pianale mutuato da un precedente modello e per poter alloggiare un sedile piu' ampio e comodo e consentire agli occupanti maggior spazio interno si e' crato una carrozzeria di forma esagonale (riprendendo geometrizzandola, la forma del passeggero seduto) se vista frontalmente, di qui l'ingombro aggettante ai lati che trovo meno scontato e piu' dinamico di un netto parallelepipedo.
I fanali posteriori a sviluppo orizzontale li trovo piu' eleganti rispetto le serie successive.
Che la 132 piaccia o meno, questo esemplare merita comunque attenzione e complimenti anche in considerazione del fatto che si tratta di uno dei primi esemplari prodotti, essendo stato immatricolato nel mese di maggio, mese in cui venne presentata al pubblico la 132.
Anche io ho dei ricordi quando la 132 era regolarmente in circolazione e onestamente in giro all'epoca c'era di peggio. Ha solo avuto la sfortuna di sostituire la più riuscita 125, quest'ultima davvero una signora auto all'epoca.
ricordo perfettamente come 132/Argenta venissero non dico derise ma quasi. E ammetto che strabuzzo gli occhi quando vedo, al giorno d'oggi, la quantità di ammiratori che queste auto riscuotono!
Scusate se mi sono dilungato, ma volevo motivare il mio giudizio.
Cito il grande Enrico De Vita: "Linea che sembrava disegnata durante un consiglio di amministrazione".
Sono tra quelli che, ancora oggi, non riesce ad accettare pienamente la 132 prima serie, sia perchè stravedo troppo per la 125, sia, in parte per le motivazioni dette da Ale, col quale però non sono d'accordo sulla terza serie: interni migliorati, vero, ma esternamente, a mio avviso, la plastica le diede il colpo di grazia.
Per la serie "la verità sta nel mezzo", per me la seconda resta la più riuscita: poche modifiche, soprattutto alle portiere, risolsero molti scompensi estetici. Internamente sicuramente non era il riferimento del settore, tuttavia neanche così disdicevoli, tanto che parte della plancia venne ripresa nella terza serie.
Anche se me l'avete già spiegato, non mi ricordo come si fanno le "citazioni", ma per rispondere al Bue, sembra che l'abbia disegnata nientepopodimeno che Marcello Gandini, che da buon piemontese, forse, era reduce da una sagra ad alto livello alcolico (sempre che l'abbia disegnata lui davvero...).
Effettivamente, la forma delle portiere , ovviamente dalla seconda serie in poi, è la parte della vettura che preferisco. Ampie, simmetriche, squadrate.