Motorizzazione insospettabilmente prestazionale (da prova di Quattroruote batteva la Giulietta 1.8 da 122 cv) e di un colore tutto sommato elegante. Peccato per la brutta botta al posteriore.
Non riesco a capire la misura delle ruote dotate comunque di cerchi originali. Sui vari forum è considerata un'auto pericolosissima ed inguidabile, ma dato che qui c'è gente competente che l'ha avuta, mi affido ai loro giudizi.

Databile 1980/1982 , colore "cachemire" direi , molto raro ed elegante , dovrebbe avere selleria in velluto coordinata ...
Purtroppo ha centrato un palo in retro !

Solito discorso trito e ritrito,che non sia la prima della classe in tenuta lo sappiamo ma con buone coperture 185/70 e un po' di mestiere si riesce ad andare veramente forte divertendosi pure.I guidatori tranquilli invece non hanno di che temere,diciamo che più pericolosi sono quelli che distribuiscono monate nei forum.

Diciamo che era possibile montare, secondo gli optional della casa, oltre alla ruote maggiorate, anche un assetto specifico ed un differenziale autobloccante. Con questi 3 optional, presumo che il comportamento stradale, migliorasse non poco.
I detrattori le paragonano alle Alfa De Dion che andavano sui binari. Giusto! Però le Alfa mi sono sempre sembrate poco maneggevoli e con molto rollio (oltre al cambio non certo da riferimento..).

Leggendo qua e la, tra stampa d'epoca ed attuale, s'è appurato che con le giuste gomme, un giusto assetto e possibilmente un'autobioccante, non era peggio della media. Linea che ho sempre trovato assai più moderna di quella della sua sostituta, e molto gradevole.

La gommatura è fondamentale, assetto ed autobloccante invece aumentano tantissimo le potenzialita sportive per chi le sa sfruttare,per l'utente comune influiscono poco o nulla. Come già detto in passato a mio vedere nei 70 le migliori caratteristiche stradali unite al piacere di guida le proponeva la Lancia con lo schema Beta.

Come prima auto ebbi la Delta Lx, che come schema sospensivo era analoga alla Beta. Al di la del posto guida tutto disassato e per "nani" ed il pessimo sterzo, effettivamente stava molto bene in strada. Anche se sovrasterzava anche lei...

Da possessore di E21 da 30 anni (praticamente ho avuto tutte le versioni tranne le Alpina, che ho solo provato da un amico ticinese), posso confermare la nomina della solo discreta (eufemismo) tenuta di strada sul bagnato ma posso anche testimoniare che dai 19 ai 49 anni che ho oggi, nonostante abbia usato la mia 320 (elaborata Romeo Ferraris) anche in età "pericolosa", mi sono girato solo una volta perché ho voluto provare a fare un curvone in stile drifting (specialità che in Italia era ancora sconosciuta e quindi non ha sacrificato molte belle Bmw come purtroppo accade oggi). Per quanto riguarda le gomme, sono solo due le misure a libretto per la E21: 165 SR 13; 185/70 HR 13 il che non aiuta certo l'aderenza alla strada. Io ho lo stesso montato le 205/60 con cerchi Alpina differenziati 6/6.5 x 13. Sulla 323i avevo le 195/50-15 davanti e 205/50-15 dietro (misura delle C1 2.3 e B6 2.8 Alpina) migliorando parecchio la tenuta di strada e l'estetica ma peggiorando leggermente le prestazioni pure.

Botta al paraurti posteriore a parte, niente male questa E21 con bellissima e rara colorazione che dona molto alla stupenda e ancora attuale linea di questa vettura bavarese.

Ultima considerazione sulle qualità stradali di queste vetture riguarda l'aspetto economico,gommature da minimo sindacale assenza di barre stabilizzatrici posteriori su quasi tutte le versioni e tamburi posteriori inducono a pensare che si volesse risparmiare per mantenere i prezzi al di sotto di quello dei modelli nostrani.

Questo avvistamento l'ho fatto con pioggia battente: posso assicurare che la vettura non andava piano, eppure non ho notato il minimo tentennamento...

Ha tentennamenti con la retromarcia..

Si può aggiornare la prima immatricolazione, 1982.