(foto "ARGiuliasuper" )

Pare abbia la plancia in ordine e non liquefatta ...
All'epoca era una gran signora dedicata ad una utenza raffinata ed esigente ...

Oggi ci sono specialisti che riproducono la plancia per circa 1500 euro, che sono soldi ben spesi per avere una macchina così fascinosa, e storicamente importante, in ordine.

Bellissima e pesantissima da guidare come ricorda ora mio padre a 93 anni; era stesso colore esterno e stessi interni, omologata 6 posti come questa con cambio al volante. Poi passò alla Flavia 2 serie Milleotto colore grigio chiaro metallizzato e sbrinatore posteriore, interni in panno lancia bluette, panchetta e cambio al volante omologata sempre 6 posti.

Meravigliosa e rara prima serie in una delle tonalità più tipiche, ancor più affascinante munita di questa targa d'origine a bassissima numerazione; presumo sia stata restaurata in tempi piuttosto recenti. All'interno si nota il rivestimento nel leggendario panno Lancia, beige come nella gran parte dei casi.
Gli scatti, ottimi, specie quello del posteriore ad ampio respiro, mettono in evidenza gli elementi più - forse troppo - ricercati della linea partorita da Piero Castagnero, che nelle versioni Coupé e Convertibile saranno reinterpretati con stile più sobrio e pulito, specie per quanto riguarda il frontale.
Pur consapevole di certi scompensi, mi piace molto.
I materiali sperimentali, rivelatisi cagionevoli, di plancia e imbottitura della selleria furono uno dei maggiori guai della "Flavia" capostipite, vettura che peraltro ebbe vasta risonanza nel mondo dell'automobilismo per le sue importanti innovazioni meccaniche, e per l'indubbia classe che traspariva dalla sua "presenza scenica".

Vettura dall'innegabile fascino, inquadrata nel punto "croce e delizia": lo specchio di coda (a me piace). Esemplare rifinito in tinta tipica, elegante e oggi di gran moda con interni in panno e con panca posteriore ancora intonsa e avvolta nel cellophane, come i buoni vecchi lancisti amavano lasciarla (assieme a pannelli e quant altro). Pregiatissima la targa, peccato per la motorizzazione lenta ma si chiude assai volentieri un occhio.

Notare l'antenna montata nell'alloggiamento previsto dalla Casa, come nella coeva Fulvia.

La motorizzazione 1.5, fu anche mantenuta (forse colpevolmente) per la splendida seconda serie (furono anche le meno vendute). Tuttavia ai giorni nostri e' piu' che sufficiente per farsi un bella passeggiata domenicale. Trattasi (piu' volte ripetuto) di meccanica pregiata e di boxer dall'erogazione costante e silenziosa. Splendida la targa, come la tedesca Bonn!

Andando a memoria, questa è la Flavia più anziana che ho visto sul sito. Soggetto molto interessante, in condizioni superbe. Non sapevo che la plancia fosse stata realizzata in un materiale sperimentale delicatissimo.