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Alfa Romeo Giulietta 2.0 Turbodelta

giuliettabue20221028.jpg
Anno 1983 (BUE).

Data: 28/10/2022
Commenti: 10
Visualizzazioni: 2483
Commenti
#1 | time101cv il 28/10/2022 08:19:14
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2022/10/giuliettabueant-1.jpg
(foto "BUE" )
#2 | bob91180 il 28/10/2022 14:00:11
Proprio ieri con un vecchio amico ricordavamo un ns comune conoscente , che all'epoca la possedeva , ed impazzava nelle notti di corse clandestine , con contorno di scommesse e bravate fantasiose ...
#3 | Total III il 28/10/2022 16:33:20
Ottimo esemplare, dalla targatura evocativa, trattandosi di un'Alfa, nel bene e nel male.
L'inquadratura di tre quarti posteriore mette in risalto il monumentale tubo di scarico conico, oggetto di un recente meme girato sui social che diceva "per scarico le hanno messo il tubo di una stufa per cercare di fare uscire il demonio che ha dentro". Impianto di scarico che, come gran parte della meccanica, era specifico e per molti anni irreperibile: molti proprietari in quel lasso di tempo si sono visti costretti ad adattare quello della Turbo Diesel.
Da manuale anche il cambio di cerchi originali per dribblare il problema delle costosissime TRX millimetriche. Personalmente, per quanto sul mercato ci siano fior di alternative riguardo ai cerchi, preferirei vendermi un rene per un treno di TRX e mantenere l'estetica originale.
A proposito di originalità, un particolare che non molte Turbodelta sopravvissute ancora conservano riguarda il paraurti anteriore, la cui fascia centrale era "aperta" ai lati della targa, come sulla Turbo Diesel, per fare aumentare l'afflusso d'aria al radiatore maggiorato.
Anche in questo esemplare è assente, segno inequivocabile che c'è stato qualche intervento di carrozzeria.
Ogni volta che vedo una bella Turbodelta inedita in foto, diversi pensieri mi tornano alla mente: il primo, è che se la Casa ci avesse creduto e se non avesse cancellato il programma corse privilegiando la GTV6 e quello produttivo (vedi la abortita Giulietta "Quadrifoglio Verde" con motore 1.8 Turbo, costruita in soli due esemplari, la cui meccanica finì dritta dritta sotto il cofano della 75) i destini commerciali sarebbero stati ben differenti. Dopotutto nel 1983 la Giulietta era tutt'altro che un'auto invecchiata: vendeva ancora bene, anche se mi rendo conto che l'Alfa in quel momento complicato volesse fare di tutto per dimostrare una vitalità progettuale che le permettesse, se non di competere ad armi pari, quantomeno di non essere umiliata da parte della corazzata tedesca. E la 75, con la sua rimarchevole gamma di motorizzazioni, rispondeva perfettamente a quella funzione.
Il secondo pensiero va ovviamente a quell'esemplare targato MI X, rugginoso ma completo di tutte le parti originali, che nel 1999 fu dato come incentivo alla rottamazione in una concessionaria Alfa sassarese. Lo so che lo rievoco ogni volta, ma non ci posso fare niente. Se almeno quel giorno, 19enne con zaino in spalla, fossi andato da un'altra parte invece di notarla e studiarla in tutti i particolari...
Il terzo riguarda le quotazioni, in anni recenti schizzati alle stelle senza che ci fosse però una reale richiesta del mercato, sempre piuttosto freddino per quanto riguarda la Giulietta 116. Fino agli inizi del 2000 gli esemplari in vendita erano tantissimi e a prezzi mai superiori ai 7mila euro. Oggi come ieri, spaventati dai costi di gestione, non è che i collezionisti ci vadano a caccia. Sono solamente cambiati gli importi.
#4 | S4 il 28/10/2022 20:27:40
Pezzo stratosferico, da ammirare e guidare! Cool
#5 | Marlon il 28/10/2022 21:36:07
...il paraurti anteriore, la cui fascia centrale era "aperta" ai lati della targa...

Intendi proprio la parte dov'è montata la targa? Ho cercato un po' di foto sul web e non ne trovo nessuna con la fascia aperta, idem per gli esemplari che ho in archivio...
#6 | 5speed il 28/10/2022 21:43:33
Fantastica!! E cmq caro Bob sarebbero da raccogliere le testimonianze come quelle del tuo amico. Non da meno la bella disamina di Total. No, non ci stufi a rievocare quel giorno del 1999 allo sfascio. anzi....spiace solo x la fine che ha fatto quell'esemplare. Anno scorso ho mandato in Australia a un cliente di origini italiane il manometro del turbo della Turbodelta che avevo inserzionato sul web.
#7 | free_runner il 28/10/2022 22:35:46
Da me in zona ce n'è una, in mano ad un proprietario di lunghissimo corso...
P.s.
Raccontaci qualcosa delle bravate, bob...
#8 | Uno Turbo D il 30/10/2022 11:22:53
Il secondo pensiero va ovviamente a quell'esemplare targato MI X, rugginoso ma completo di tutte le parti originali, che nel 1999 fu dato come incentivo alla rottamazione in una concessionaria Alfa sassarese. Lo so che lo rievoco ogni volta, ma non ci posso fare niente. Se almeno quel giorno, 19enne con zaino in spalla, fossi andato da un'altra parte invece di notarla e studiarla in tutti i particolari...

Non stufi affatto, anzi. Mi chiedo piuttosto, ad oggi, se il proprietario, ogni tanto, pensi che col senno di poi, quasi quasi, era meglio tenersela.
Così come quello dell'Audi Quattro incentivata per una Micra nel 97 spesso ricordato dal Bue...
D'altro canto, capisco pure che erano altri anni e che a tutto si pensava, meno che alla rivalutazione futura di auto che al tempo avevano ancora una quindicina di anni.
#9 | Luka96 il 30/10/2022 15:20:22
Mi chiedo piuttosto, ad oggi, se il proprietario, ogni tanto, pensi che col senno di poi, quasi quasi, era meglio tenersela

Secondo me non lo pensa, per una semplice ragione: probabilmente non sa neanche quanto vale la Giulietta Turbodelta al giorno d'oggi. A meno che si tratti di un appassionato di auto storiche, ma è piuttosto improbabile.
#10 | bob91180 il 30/10/2022 21:41:12
Eehh , qui nella mia zona , alla periferia nord , dove avevano appena costruito nuovi stradoni per il mercato ortofrutticolo , avvenivano dei ritrovi notturni conditi da gare clandestine con un giro di scommesse ...
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