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Alfa Romeo Giulietta 1.3

giuliettatarghemodenesi20230321.jpg
Anno 1979 (targhemodenesi).

Data: 21/03/2023
Commenti: 10
Visualizzazioni: 1052
Commenti
#1 | Markino il 21/03/2023 10:39:11
Lodevolmente preservata con spirito sostanzialmente amatoriale, tanto più data la cilindrata inferiore, che, oggi, riscuote scarso interesse negli interscambi di vetture datate; potrebbe essere ancora in servizio perlomeno saltuario.
Tonalità marrone testa di moro non malvagia, per i miei gusti.
#2 | blackboxes66 il 21/03/2023 11:26:54
Sicuramente il proprietario tiene molto alla macchina: è andato a cercare lo specchio destro giusto.
#3 | Mat75 il 21/03/2023 13:18:23
Bellissima!!!! Ma il motore 1.3 aveva delle caratteristiche diverse rispetto al 1.6 e al 1.8 ? A parte la cilindrata? Mi sembra di ricordare che ci fosse qualcosa di particolare.....
#4 | Markino il 21/03/2023 13:53:35
Mi sembra di ricordare che ci fosse qualcosa di particolare.....

Ne accennava Transaxle73 al commento #4 di questo esemplare:

https://www.targh...o_id=61327
#5 | Total III il 21/03/2023 14:57:27
Fra gli appassionati, la Giulietta 1.3 rientra nel novero dei modelli sbagliati che con il senno di poi sarebbe stato meglio non fare.
In tutta verità, nel 1977 le ragioni a favore dell'esistenza della Giulietta 1.3 erano inequivocabili: il fisco era sempre più esoso nel suo penalizzare le cilindrate superiori, c'era la clientela proveniente dalla amatissima Giulia Super 1.3 da "traghettare", e in più c'era da fare concorrenza alle Lancia Beta e alle Fiat 131 anche loro proposte con propulsore di 1.3 litri, e anche se era una competizione tutta italiana, non si poteva certo lasciare scoperta una così importante fascia di mercato.
Il motore della Giulietta, tutto nuovo rispetto a quello della Giulia Super e dotato di potenza abbondante rispetto alla cubatura (che in realtà era più vicina ad un 1.4 che non ad un 1.3) tutto sommato non deludeva affatto agli alti regimi - ho letto che la sua architettura a corsa corta fu derivata nientemeno da quella della GTA Junior - ma non era molto elastico e quindi la ripresa era mediocre, costringendo ad un uso più frequente del cambio e di conseguenza si scontavano consumi complessivamente superiori a quelli della più elastica 1.6, che dal canto suo a velocità costante "girava" a regimi più tranquilli.
Oltre a questo, c'è il discorso del peso: la Giulietta, nonostante l'accorciamento dello sbalzo posteriore rispetto all'Alfetta, pesava quasi uguale. E comunque era oltre un quintale in più rispetto alla Giulia.
Quindi modello sbagliato? Sempre ragionando col senno di poi, fu in quegli anni che l'Alfa perse la primazia prestazionale rispetto alla concorrenza soprattutto estera, e i modelli nati per ragioni fiscali ebbero un certo ruolo in questa perdita di competitività.
Però indubbiamente era un ottimo motore, con potenza specifica elevata, e in tutta onestà non credo si sarebbe potuto ottenere di meglio in quella classe di cilindrata.
#6 | blackboxes66 il 21/03/2023 15:25:17
Del resto la Giulietta fu progettata proprio per poter occupare la fascia top delle berline 1300, cubatura che per vari motivi non era possibile adottare sull'Alfetta.
In origine doveva essere una berlina a trazione anteriore con un bialbero completamente nuovo, motore che arrivò allo stadio di prototipo, ma la situazione aziendale convinse Giuseppe Busso a fermare il progetto attorno al 1975. Fu quindi deciso di utilizzare quanto c'era già in casa, ovvero il pianale Alfetta e il classico bialbero. L'uso di una meccanica concepita per un'auto di classe superiore ridusse però i margini di guadagno.
Anche la linea stessa della Giulietta è stata condizionata dal pianale: l'accorciamento dello sbalzo posteriore obbligava a disporre la ruota di scorta in posizione verticale e quindi una coda alta. Scartata la soluzione a due volumi, Ermanno Cressoni si inventò la caratteristica e discussa coda corta e alta.
#7 | Transaxle73 il 21/03/2023 15:59:31
Bellissima!!!! Ma il motore 1.3 aveva delle caratteristiche diverse rispetto al 1.6 e al 1.8 ? A parte la cilindrata? Mi sembra di ricordare che ci fosse qualcosa di particolare.....

Si, era l'unico bialbero a corsa corta a differenza di tutti gli altri fratelli maggiori a corsa lunga. In pratica il 1.357 cc della Giulietta 116 manteneva l'alesaggio di 80 mm del 1.779 cc ma con la corsa molto corta di 67,5 mm curiosamente identica al 1.290 cc della Giulia Sprint GTA. Ciò determinava una risposta piuttosto fiacca ai bassi regimi, complice anche il peso ben maggiore rispetto alla progenitrice, ma con una propensione a girare alto sconosciuta a tutte le altre versioni di cubatura maggiore.
#8 | Mat75 il 21/03/2023 16:36:45
Si, era l'unico bialbero a corsa corta a differenza di tutti gli altri fratelli maggiori a corsa lunga

Grazie!!! Immagino quindi consumasse anche di più rispetto alle altre due cilindrate......dubbio
#9 | blackboxes66 il 21/03/2023 16:45:44
A velocità costante equivaleva al 1800, mentre il 1600 era un po più sobrio. Nell'uso normale probabilmente la differenza era più evidente.
#10 | S4 il 21/03/2023 20:47:32
Ricordo che nella prova su strada, Quattroruote consigliava la versione di maggiore cubatura, sia per le prestazioni che per i consumi inferiori. A memoria, superò abbondantemente i 160 km/h, ma a 140 il motore urlava a 5000 g/m.
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