Davvero rara oggi, colore bellissimo e adatto ad una utilitaria che all'epoca si distingueva per la sua eccentricità. Presupponendo che non mi piace, andrebbe però preservata.
La rarità già menzionata nei commenti precedenti si accentua con una colorazione molto poco frequente se non forse unica su questa versione pre-"mini 90 ll".
Dovrebbe essere in vendita.
Conservata in modo impeccabile senza modificarne l'originalità.
Pregevolissima Mini 90 SL "modello 1980", uscita in quasi concomitanza della superaccessoriata "Mille". Ricevette i cerchi (bellissimi) a canale largo della poco richiesta "120" eliminata dai listini proprio quell'anno, e i sedili tipo "Mille" con nuovi rivestimenti più vivaci.
Colore e condizioni veramente encomiabili.
Per quanto sia complessivamente meno efficiente, ammetto di averla sempre preferita alla acerrima rivale A112.
Qualora fosse confermato il 1980 come model-year dell'esemplare in foto, direi invece, di essere in presenza di diverse "incongruenze". Prime su tutte, per evidenza, i paraurti cromati, nonché i cerchi. Le piccole prese d'aria sui montanti, mi sembrano montate al rovescio, ma su questo non potrei giurare visto le mie basse diottrie ...
Esemplare estremamente desiderabile in una tinta che tanto disprezzo sulle auto moderne quando amo sulle auto storiche.
Per quanto ami l'A112, la Mini Bertone è un mio fetish da anni, soprattutto in queste versioni con il portatarga ''quadrato''.
Time
Si la ricordo.
Mi riferivo specificamente all'ultima serie, la my 1980 che andava a completare la produzione della 90 prima della "mille" e della serie ll.
Non ne ho mai viste grigie in quella serie di produzione.
in foto, direi invece, di essere in presenza di diverse "incongruenze". Prime su tutte, per evidenza, i paraurti cromati, nonché i cerchi. Le piccole prese d'aria sui montanti, mi sembrano montate al rovescio,
In realtà l'esemplare è correttissimo, come spiegato sopra. Nel 1980 la "Mille" entrò a fare parte della produzione come top di gamma e, contemporanea, la "120" (la cui domanda era già drasticamente calata dopo la presentazione della DeTomaso) venne tolta di produzione. La "90 SL" ricevette quindi un piccolo upgrade, fra cui i cerchi della 120 con gomme da 155, i vetri posteriori apribili a compasso, e altre piccolezze.
C'è da aggiungere che la 90 SL, fin dalla sua presentazione, montò i paraurti cromati. L'unica differenza estetica di questa "serie 1980" rispetto alla 120 SL erano la mascherina e gli sfogli dell'aria, che erano color argento sulla 120 ma rimasero sempre in nero opaco sulla 90.
In realtà, come già sottolineato da altri, erano acerrime nemiche e la Mini non era affatto percepita come la concorrente "povera", anzi.
Già. Basterebbe ricordare che la linea firmata da Bertone era, per il tempo, molto raffinata e quasi futuristica. Sicuramente non è diventata un classico senza tempo come la Mini originaria del 1959, ma quello è un privilegio riservato a una ristretta cerchia di modelli "rivoluzionari" (la Mini di Bertone era un mero ricarrozzamento di un modello preesistente). Ad ogni modo, grazie a soluzioni stilistiche degne di un prototipo, la piccola Innocenti fu unanimemente percepita come una piccola "premium", diremmo oggi. Impressione corroborata dal fatto che in molti mercati esteri non era disponibile l'allestimento base (o "N" ) ma solo quello più lussuoso, la qual cosa unita al fatto che il prezzo era piuttosto salato rispetto alle concorrenti ne aumentava la percezione "posh".
Forse fu la presenza dei listini della versione "N", il cui allestimento semplificato fu nel tempo riproposto in altre vesti ( 3Cilindri S, Minitre base, 650 base, 500 L, Small 500 L ) ad alimentare presso il pubblico italiano la percezione utilitaria della piccola di Lambrate, ma questa d'altronde fu una scelta della stessa Innocenti, probabilmente indispensabile per poter raggiungere qualche numero di produzione.
Ciò non di meno, la Mini fu quasi sempre uno o due passi avanti rispetto alla A112 quanto a ricchezza degli allestimenti: il portellone apribile dall'interno è sempre stato di serie, la plancia ben rivestita in poliuretano morbido, tergilunotto di serie sui modelli più rifiniti fin dal '76 (arrivò sulle A112 solo qualche anno dopo), vetri elettrici fin dal 1980 sul modello Mille e dal 1982 sulla DeTomaso Special (arrivarono solo nel 1983 sulla A112 LX), condizionatore d'aria disponibile sulla "990" nel 1986 (ma allora la A112 aveva già abbandonato il mondo dei vivi).
A proposito della DeTomaso, fin dalla presentazione questa montò di serie i fari di profondità e i cerchi in lega, oltre ad un grado di finitura sensibilmente più curato rispetto alla A112 Abarth.
Una cosa che invece la "Mini" tardò ad adottare fu la quinta marcia, gap dovuto all'arretratezza della meccanica inglese risolto solo con l'adozione dei propulsori Daihatsu dal 1983 in poi.
Ho una domanda per Antonio/Total, non glie la faccio in privato perché potrebbe interessare anche ad altri.
Sistemando il mio archivio ho trovato una Small CAT con uno strano alloggiamento nel paraurti anteriore, che ha tutta l'aria di essere una predisposizione per i fendinebbia (se notate, le Small avevano tipo dei tappi nel paraurti, l'esemplare da me fotografato ha un tappo mancante e si vede l'interno), alla luce di ciò mi son chiesto, sulle ultime Small c'erano optional i fendinebbia che tu sappia? Se si non ne ho mai vista una!
Aggiungo anche la foto dell'esemplare suddetta. La Small è del '93, la foto del 2016.
I fari supplementari furono previsti sulla prima 990, tanto da apparire in qualche foto della brochure del 1986. Si parla di "predisposizione" ma non saprei se ci fosse già il cablaggio, ad ogni modo si potevano avere con sovrapprezzo. Che io sappia, invece, non era possibile averli sulla piccola "500" e sulla serie Small. Rimase comunque la predisposizione nei paraurti.
P.S: i particolari delle brochure da me postate provengono dall'ottimo sito del Registro Storico Innocenti, che negli ultimi anni ha fatto una encomiabile opera di documentazione rendendomi parecchio felice.
Qualche giorno fa ho guardato su Cine34 qualche scena di un tipico poliziottesco anni 70 (per la cronaca e la curiosità di Total, trattavasi di "Il trucido e lo sbirro" ), ovviamente per gustarmi la fauna automobilistica del tempo.
E quando ho visto una protagonista salire a bordo di una Mini come questa (se non erro, proprio argento) con la sua bella quadrotta "Roma P..." ho proprio pensato: cavolo, questo modello è davvero sparito dalle strade, è già raro trovarne alle fiere...
