Stupendo e oramai rarissimo esemplare della serie capostipite, la mia preferita: quella cromatura dà una certa eleganza allo specchio di coda. Stupenda la targa originale modenese, i poggiatesta (posticci) a meno che non siano del periodo, li rimuoverei.
Esemplare da sogno di quella che, per me, insieme alla "Super" del 1965-'67, resta la "Giulia" per eccellenza, ancorché, sotto certi profili (finitura non all'altezza della tipologia di vettura, freni a tamburo sulle prime 22mila unità, cambio al volante di non agevole manovrabilità, per dirne qualcuna), possa ancora sembrare "acerba" o "grezza".
Modello che si impose rapidamente sul mercato nazionale e anche internazionale per un mix di elementi ineguagliabile nella sua categoria, che spaziava dalle prestazioni ampiamente ai vertici della fascia di cilindrata (e anche oltre) alla tenuta di strada, dall'estetica d'effetto (ancorché, sulle prime, sconcertante) alla profilatura aerodinamica, sino all'attenzione alla sicurezza passiva, con la cella centrale ben protetta in caso d'urto frontale o di tamponamento dalla deformazione progressiva dell'anteriore e della coda.
Pochissime le "TI" superstiti in ordine, soprattutto quelle con freni a tre ceppi, come potrebbe appunto essere questa in foto, meravigliosa nel suo classico biancospino.
Sempre suggestiva la targa Modena, su qualunque automobile.
Scatto perfetto.
I poggiatesta mi sembrano quelli tipici aftermarket dell'epoca, o sbaglio? Non riesco a vedere bene l'innesto, sono comunque abbastanza certo che non si tratti di sedili di una Nuova Super, che fu l'unica Giulia a montare i poggiatesta ma alquanto più bassi (d'altronde credo che chi possiede una TI in così gran spolvero non si sogna certo di cambiarle i sedili)
Ci vorrebbe una foto dell'anteriore. I sedili sicuramente non sono Ns, al massimo Alfa 2000. I poggiatesta, la cui forma potrebbe ricordare anche quelli Giulietta o Alfetta 2000 e successive, mi sembrano ancorati sul sedile, quindi escluderei eventuali aftermarket dell'epoca, che erano montati su una sorta di "sovrasedile" che si applicava sopra all'originale, che non mi par di vedere nella foto.
Non riesco neanche a distinguere il colore dei sedili montati, nel tentativo di capirne la provenienza
Paiono neri, comunque che i poggiatesta siano posticci credo sia "confermato" dal fatto che quello lato guida è storto. A giudicare da questi ultimi gli interni invece, paiono beige, ma forse hanno le fodere (i poggiatesta) .
Quanti esemplari sono stati maltrattati durante le riprese di alcuni film d' azione prodotti negli anni 70, quando un mezzo di 10-15 anni era spesso "sull'orlo della pressa"
Ne cito uno che ho visto ieri, "La polizia accusa: il Servizio Segreto uccide" con Luc Merenda e il compianto Thomas Milian dove una bella Giulia bianca (non la serie in foto) viene massacrata in un inseguimento con una Bmw coeva
Che vogliamo fare? Chissà come saranno considerati i mezzi che oggi vengono utilizzati allo stesso modo tra 40 anni
Incantevole esemplare avvistato, complimenti a Filippo e ovviamente al proprietario
Esatto, esemplari malconci al limite della pressa, come quello utilizzato nel film Italia a mano armata, nella scena in cui il commissario Betti viene scaraventato sull'asfalto e soccorso dai colleghi.
Oggi poi in molti film e fiction usano coppie di modelli, uno sano e uno chiaramente già destinato alla pressa, da usare per rappresentare incidenti di vario tipo.
Eccellente esemplare in un colore che le dona molta e fu usato per molti dépliant pubblicitari dell'epoca. Non ho mai visto un esemplare del 1962. Anche nel sito le meno recenti sono del 1963 e questa, che dalla targa dovrebbe essere stata immatricolata dal maggio al settembre 1963, potrebbe essere la più anziana in coabitazione con la
http://www.targhe...o_id=48408
che, tuttavia, viste le sue precarie condizioni potrebbe non essere più in giro.
Questa potrebbe avere ancora i freni a tamburo visto che i 4 dischi furono introdotti nell'agosto 1963; sicuramente non ha il cambio a cloche introdotto nel 1964.