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Alfa Romeo 6C 2500 SS

alfaalaspessamarlon20141126.jpg
Anno n.c., targhe ZA (Marlon).

Data: 30/12/2023
Commenti: 8
Visualizzazioni: 2227
Commenti
#1 | francesco78 il 26/11/2014 10:49:32
quanta italianità in questa foto... stupendo tutto...
#2 | bob91180 il 26/11/2014 10:59:57
Incredibile , sia l'auto che il luogo ... direi centro italia ...
#3 | Markino il 26/11/2014 11:00:06
I visitatori dell'ultima Fiera di Padova avranno certamente notato, nel luminosissimo stand del Registro Touring Superleggera, questo superbo concentrato di meccanica, design e storia sportiva nel segno glorioso del tricolore, una delle cinque unità schierate dall'Alfa Romeo nel 1939 alla partenza della massacrante corsa Tobruk-Tripoli: di queste, tre, se non ricordo male, furono costrette al ritiro, mentre quella pilotata dall'equipaggio Boratto-Sanesi tagliò per prima il traguardo.
La particolare carrozzeria, appunto calata sulla base meccanica della nuova 6C 2500 da Touring, che aveva rapidamente consolidato un solido legame col Portello, formava un continuum dal frontale alla coda, eliminando le rotondità dei parafanghi tipiche dell'epoca: tale soluzione stilistica, dettata da evidenti esigenze funzionali e di razionalizzazione, fruttò alla vettura il famoso soprannome "Ala Spessa".
Gli esemplari rimpatriati furono poi equipaggiati con un innovativo sistema di iniezione brevettato dal costruttore aeronautico Caproni, ed uno di essi conquistò il 2° posto alla Mille Miglia del 1940, vinta dalla BMW 328, e, sullo sfondo del conflitto (ma con l'Italia ancora neutrale e la Francia prossima ad essere invasa), disputata su circuito chiuso anziché, come sempre dal 1927, sulla normale rete stradale.
L'esemplare in foto dovrebbe basarsi su un telaio "Ala Spessa" fortunosamente superstite - circostanza che consentirebbe di definire la vettura un originale anziché una replica - mentre la carrozzeria, mancante o comunque irrecuperabile o non conforme, è stata ricostruita ex-novo da uno dei più abili restauratori italiani di lungo corso, il padovano Dino Cognolato, con la consulenza di Carlo Felice Bianchi Anderloni, figlio del fondatore della Carrozzeria Touring, che ne prese le redini nel 1949.
Prego Massimo, che certamente conosce la storia di questa macchina, di integrare o correggere la mia ricostruzione "a braccio" Smile
#4 | Marlon il 26/11/2014 11:22:46
Innanzitutto grazie a chi mi ha saputo precisare il modello, la mia conoscenza delle vetture così vecchie è praticamente pari allo zero, avevo solo capito che si trattava di un'Alfa Romeo. Anche perché l'avvistamento è stato davvero repentino e inaspettato, mi è passata sotto il naso ad un incrocio di stradine all'interno del centro storico di una grande città, accompagnata dal borbottio "d'epoca" del suo motore. Ho fatto giusto in tempo a togliere di tasca la compatta per fare due scatti al volo, posto anche l'altro

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#5 | gabford il 26/11/2014 20:53:35
Deve essere stato un incontro decisamente emozionante, a maggior ragione per il contesto.
Nella seconda foto sembrano tutti girati a guardare la vettura Grin
#6 | massimo il 26/11/2014 22:47:36
@Markino: aggiungo solo clapsclaps
#7 | mikitiki94 il 27/11/2014 22:07:09
Bella! Una macchina che non si incontra certo tutti i giorni. Complimenti a Marlon!
#8 | neim4 il 05/08/2020 16:11:48
Avvistata da me nel 2010...
non ricordo se l'avevo inviata!
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