Ottima Lancia di un glorioso passato tra. Le tinte che preferivo c'era proprio l'argento metallizzato. Ci sono elementi che mi ricordano un altra splendida creazione di Pininfarina, la Ferrari 250.

Splendida e con le prime targhe milanesi questa Flavia Coupè, sportiva elegante e simbolo di un passato della casa di Chivasso che ormai è solo un ricordo.
Sempre divino l'argento metallizzato su questa vettura.

Che amore di macchina. Scommetto che il primo proprietario è stato qualche professionista o un "rampollo", anche se non so quanti giovani dell'epoca ambissero alla Flavia Coupè...

E' sostanzialmente la copia in formato ridotto di una delle Ferrari più belle mai realizzate. Se la fanaleria posteriore fosse stata sistemata sulle pinnette, opportunamente risagomate, l'opera sarebbe stata ancora più fedele; a me, comunque, la Flavia Coupé è sempre piaciuta moltissimo anche con le luci sistemate in basso.
Questo splendido esemplare, se effettivamente con targa d'origine, appartiene agli ultimi lotti realizzati; nel 1968 la linea iniziava a denunciare l'età, ma le vendite risultarono ancora discrete.
Vettura in prima fila nel mio garage ideale.

Pur apprezzando moltissimo la classe del marchio Lancia fino all'era pre-Fiat, mi permetto di dissentire sul piano estetico: questa vista di 3/4 posteriore con luce solare estiva, fa risaltare proprio gli elementi che sembrano essere stati messi a casaccio con l'unico scopo di fare qualcosa di diverso rispetto alla (spettacolare) linea originale della 250 GTE.



Preferisco di gran lunga la successiva 2000, meno personale ma anche molto meno barocca e con un bel muso aggressivo in stile "Dino".

Mai digerita la coda di questa coupé, l'ho scritto più volte, si poteva fare di meglio considerato il prestigio della Casa.