Dalla luminosita' dello scatto non si capisce se e' il raro e pregiato amaranto montebello , ma in ogni caso e' un esemplare molto ben conservato e con selleria in pelle optional ... oltretutto con targhe originali del primo anno con il motore 1,8 ...
Difficile da incontrare in questa colorazione rosso vivo del quale non conosco la denominazione,ma ricordo che un amico dei miei genitori ne aveva una uguale che a me piaceva tantissimo ,dava un tocco giovanile a quest'auto molto elegante.Mio nonno ne ha avuta una color grigio chiaro molto più seriosa.Adoro questo coupè in qualsiasi tinta
La scorsa estate avevo avvistato un altro esemplare rosso targato Imperia; bellissimo esemplare, uno dei Coupé che preferisco, bene per la motorizzazione 1.8, decisamente più adatta alla mole e alla classe dell'auto rispetto al 1.5.
In un autorimessa qui a FG, ho visto un esemplare identico a questo, rosso anche se visto solo lateralmente, ma purtroppo il custode non mi ha fatto entrare per fotografarlo.
Mi è sempre piaciuta molto questa coupè, anche con questa tinta rara.
In tempi in cui le sportive Alfa sono quasi inflazionate, poiché contese a colpi di migliaia di euro, comincio a subire maggiormente il fascino e l'estro delle coupé di Chivasso, che sicuramente non raggiungeranno mai certi vertici nel mercato, ma di classe difficilmente battibile.
Questo modello ebbe molti estimatori in Francia e in Gran Bretagna, che apprezzavano soprattutto la raffinatezza meccanica e certe soluzioni stilistiche decisamente coraggiose (lo specchio di coda). Bei tempi, quelli in cui il marchio Lancia voleva dire qualcosa.
certe soluzioni stilistiche decisamente coraggiose (lo specchio di coda)
Ho già espresso le mie perplessità a riguardo, tuttavia scelgo la versione 2000 con un disegno della coda più armonico anche se meno filante.
Ogni volta che vedo una Flavia vado a controllare su wiki se qualcuno si sia degnato di correggere uno dei tanti svarioni, invece no. Secondo l'autore, per la nuova vettura, fu scelto un nome di donna abbandonando la tradizione delle strade consolari, ignorando che anche Flavia (Strada statale 15 n.d.a) è una strada consolare!
Ho già espresso le mie perplessità a riguardo, tuttavia scelgo la versione 2000 con un disegno della coda più armonico anche se meno filante.
Mi trovo completamente d'accordo. Ogni volta che vedo l'abbozzo di pinne della Flavia Coupè, mi viene naturale immaginarla con dei gruppi ottici a sviluppo verticale.
Detto questo, l'esemplare in foto è davvero meritevole.
mi viene naturale immaginarla con dei gruppi ottici a sviluppo verticale.
La parentela stilistica della Flavia Coupé con la Ferrari 250 GTE 2+2, uno dei Cavallini più belli di sempre, è troppo stretta per non richiamare automaticamente una simile suggestione.
Anche a me piacerebbe vedere perlomeno un rendering di un'eventuale Flavia con creste posteriori risagomate in modo da accogliere le sottili luci verticali della 12 cilindri di Maranello (più adatte quelle della 2a serie, a corpo unico anziché a tre gemme separate). Tanto premesso, trovo meravigliosa la Flavia Coupé anche nella configurazione in cui è stata deliberata, compreso lo specchio di coda, pur riconoscendo una certa incompiutezza alla soluzione adottata per l'alloggiamento dei gruppi ottici.
Sicuramente una delle vetture ancora abbordabili al mio portafoglio che più ambirei ad affiancare alla "1750", nella mia lenta marcia verso una mini-collezione ideale di tre storiche. L'esemplare in foto è assolutamente meritevole; in questa livrea, che trovo assai gradevole, a memoria, sinora ho avuto occasione di vederne dal vivo soltanto un paio, una delle quali, parecchi anni fa, ad iniezione, tra le ultime consegnate (1968).
Anche a me piacerebbe vedere perlomeno un rendering di un'eventuale Flavia con creste posteriori risagomate in modo da accogliere le sottili luci verticali della 12 cilindri di Maranello
Marco, non ho resistito alla tua "provocazione" e ho per l'occasione rispolverato in versione 2.0 una mia passione giovanile, cioè quella di ristilizzare le immagini delle vetture pubblicate su Quattroruote. Allora lo facevo con la penna (solitamente a china), oggi digitalmente con le mie scarse conoscenze di foto editing.
Mi scuso preventivamente con Federica per aver pasticciato il suo scatto
Possiamo quindi dire "banale quanto una Ferrari" . A parte gli scherzi, concordo che l'originale ha il pregio di uscire dagli schemi e, a mio avviso, in qualche modo ha un'affinità anche con il disegno dell'anteriore: che poi si tratti di un capolavoro di design, credo si possa discutere (peraltro, a me piacciono molto l'andamento del padiglione e la conformazione delle superfici vetrate ).