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Alfa Romeo Giulietta Sprint

giuliettasprintfrabo18720170702.jpg
Anno n.c., targhe ZA in formato europeo (Frabo187).

Data: 02/07/2017
Commenti: 5
Visualizzazioni: 792
Commenti
#1 | time101cv il 02/07/2017 09:49:41
La targa è "ZA --- -C"
#2 | free_runner il 02/07/2017 10:12:13
Per me poteva esserci lei in pole, oggi.
Mi sembra che la targa sia troppo piccoladubbio
#3 | vivi61 il 02/07/2017 10:51:07
Una delle più belle Alfa di sempre,anche dopo oltre 60 anni mantiene intatto il suo fascino,anzi ne acquista,da bambino,nella mia personale classifica delle auto più belle del mondo,l avevo messa al primo posto.
#4 | atae21 il 02/07/2017 11:01:38
La targa anteriore è rifatta in formato di quelle nere e non è una brutta idea: meno invasiva e si può utilizzare il suo portatarga cromato originale. Per quanto mi riguarda è vero: l'auto è una delle più riuscite Alfa Romeo, sotto tutti i profili. Però non è certo una rarità da vedere; di Giulietta Berlina/Sprint/Spider basta andare a curiosare in un qualsiasi raduno, fiera, mostra-scambio ed ecco che c'è l'imbarazzo della scelta! Quindi, pur riconoscendone tutti i pregi, scusate ma a me non suscita nessuna emozione, al pari delle Porsche 356, i vari spider MG, ecc...
#5 | Markino il 02/07/2017 11:13:27
Quel che dici, Davide, può essere vero solo in riferimento alla "Giulietta Spider", sopravvissuta in un elevato numero di esemplari, e oggetto di traffico "bidirezionale", nel senso che, oltre ad esserne state cedute parecchie all'estero, molte sono anche rientrate, specie dagli Stati Uniti. Le altre versioni della "Giulietta" sono molto più difficili da vedere, compresa la stessa "Sprint", che pure vanta un buon tasso di sopravvivenza; gli stranieri ne hanno fatto incetta, e quelle che compaiono ai raduni o alle gare di regolarità sono spesso le solite (di molte conosco le targhe a memoria...). Chi ha avuto modo di scorrere la lista delle vetture iscritte alla "Varese Campo dei fiori", in corso questo fine settimana, avrà avuto un esempio lampante di quanto sopra: una "Giulietta Sprint" in una selva di MG, Triumph e Austin Healey, circostanza che mi ha fatto desistere all'istante dal compiere un sopralluogo; non mi considero certo un provinciale, ma, da italiano, troverei naturale - oltre che di gran lunga preferibile - un rapporto inverso tra i due ordini di modelli.
La "Sprint" resta comunque una vettura di enorme fascino e bellezza, oltre che dalla meccanica raffinata e dalle prestazioni brillanti, e, in tutta sincerità, non mi stuferei mai di vederla; ha poi un'importanza fondamentale nella storia dell'Alfa Romeo, costituendo il primo tassello del passaggio del marchio da costruttore di nicchia a industria dai grandi numeri, e nascendo da una trafila travagliata e quasi rocambolesca. Questa in foto pare fresca di restauro (magari, un raro rimpatrio), ma i fanalini arancioni sono inguardabili; quanto alla targa anteriore, la troverei preferibile in dimensioni standard, oppure piccola ma riprodotta nera.
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