E questa da dove spunta?
Ignota ai miei radar sovietici...
Avendoci avuto a che fare con queste macchine, posso dire che a fronte di un'estetica ben poco entusiasmante erano vetture che, nella loro semplicità, erano ben costruite.
Il motore ha una sonorità molto gradevole, e le 130 sono anche discretamente brillanti.
Preferisco comunque le versioni più datate, coi fanali posteriori a goccia.
Complimenti per l'avvistamento!
Il montante posteriore e la coda mi ricordano le R12 e 18. Tenuta ottimamente, nelle mani di un appassionato (raro almeno quanto lei) o del primo proprietario che la riempie di cure. Alle soglie degli anni '90 dove apparire superata. Le importava Koelliker se non erro.
Koelliker importava le vetture sovietiche, escluse le UAZ, distribuite da Martorelli. Le Skoda erano vendute da Skodaitalia di Roma. Quando la distribuzione passò al gruppo Volkswagen, diversi concessionari storici mantennero il mandato e qualcuno, come Autozitra di Milano, è ancora in attività.
Io invece sono all'opposto di Rover213, ho una preferenza per queste versioni più plasticose rispetto a quelle degli anni 70, quindi per me questo è un avvistamento splendido!
Le Skoda erano vendute da Skodaitalia di Roma.
Per quanto tempo? Chiedo perché nelle pubblicità dell'epoca al 1981 risulta ancora la SkodaItalia ma già nel 1983 spunta come importare la S.I.D.A.G con sede lungo la Torino/Milano. Precedentemente nel 1977 risultava la MotorEst, sempre con sede romana.
Ottimo esemplare della mia serie preferita, poco importa se a fine anni ottanta aveva uno schema meccanico superato.
le 130 sono anche discretamente brillanti.
Come non ricordare la 130 LR gruppo B: motore 1300 aste e bilancieri da 130 cavalli, peso ridotto a circa 750 chili grazie a cofani e porte di alluminio e per finire radiatore e serbatoio posti anteriormente per bilanciare i pesi. Ottenne buoni risultati nella stagione 1985/1986, come il sesto posto assoluto al Sanremo 1986, e continuò a correre anche nel campionato europeo 1987 in quanto le gruppo B a 2 ruote motrici non erano state ancora bandite.
Come noto, amo un'infinità di vetture dei generi più disparati per epoca, nazionalità, fascia merceologica, stile, impostazione meccanica, ma a farmi piacere questa stirpe di Skoda non riesco proprio ad arrivarci...
Ne comprò una rossa come questa (ma 105) il padre di un mio compagno di classe delle elementari. Doveva essere il 1984 o giù di lì...
Ricordo che andai con mio papà a casa sua appositamente per vederla: grazie alla sua rarità, per me, appassionato in erba, era un'attrazione irresistibile.
Tra le auto prodotte nel blocco comunista le Skoda erano decisamente quelle più "occidentali", magari dalla linea retrò ma comunque non era affatto disprezzabili, e, infatti, erano le uniche che conobbero una certa diffusione anche da noi (ad eccezione dei fuoristrada Sovietici, sia chiaro). Tra l'altro presenziano nel listino di Quattroruote sin dal 1961 (con Octavia e Felicia), questo ne fa il primo marchio dell'EST importato da noi.
Ottimo l'esemplare in foto, sicuramente in mano ad un appassionato, che sono molti di più di quelli che crediamo.
Fino a qualche mese fa c'erano due Skoda in una officina di un paese vicino a me, una rossa targa bianca TO (penso fosse una specie di Coupé) e una beige targa bianca SA... forse l'utente Rover213 le conoscerà, visto che nello stesso paese gira appunto una Rover 213 guidata da una signora anziana...
Nel libretto istruzioni di quelle coi fanalini a goccia,per la 120 che aveva fari allo iodio,era raccomandato di tenere gli abbaglianti accesi per lungo tempo,solo in marcia.
Così erano raffreddati dal vento della corsa,dato scaldavano tanto.
È da un po' di tempo che queste Skoda tutto dietro mi affascinano mica poco, per tutto un insieme di cose, qualità costruttiva, utilizzo nelle competizioni, storia della stessa marca, che, ricordiamo, è piuttosto rilevante...
Non dimentichiamoci che in quella nazione,vi era la Tatra.....motori boxer raffreddati ad aria,messi al posteriore a sbalzo,prima di una famosa marca... le prime trazioni anteriori,ecc
Detto tutto
Ribadito che non mi piacciono affatto, sono ben consapevole che queste Skoda provengono da una lunga tradizione industriale che contribuiva a fare della Cecoslovacchia la nazione più evoluta dell'est europeo prima del 2° conflitto, con marchi automobilistici (e non solo) di prim'ordine quali Skoda (attiva pure negli armamenti) e, appunto, Tatra, come ben ricorda Mk2.
Non è un caso se, pur nel quadro di un'economia dirigista, la Skoda abbia comunque mantenuto un certo orientamento al mercato anche nell'epoca della "Cortina di ferro", che ha permesso alle sue vetture di essere ancora discretamente competitive e quindi esportate in numerosi paesi europei.
Ho ancora il ricordo - mi pare già riportato su queste pagine tempo fa - di una "Octavia" azzurra del 1964, conservata, targata MI 90, che vidi una sola volta nel 1990 al tradizionale raduno mensile delle "Speciali" presso la sede di Quattroruote: quanto mi piacerebbe sapere che fine ha fatto...
Saranno piccolezze,ma le vecchie Skoda avevano il termometro acqua graduato,sedile post sdoppiato,e cofano bagagli,apribile dal lato marciapiede.
Detto ciò a me piace la lada 2101 .....
Questo modello di Skoda, nella versione 105L, è stata l'auto di mio nonno per circa dieci anni. L'acquistò nuova nel 1988, preferendola ad una Fiat 127 usata. Nella mia zona, Skoda era venduta dalla stessa concessionaria di Lada e Uaz. Ricordo che era indistruttibile, comoda e versatile, ma assetata di benzina. Mio fratello riuscì a guidarla, essendo più grande di me e la considerò pure divertente da guidare in maniera allegra. Sin da subito è stata l'auto tuttofare di famiglia ed affiancò la Fiat Uno, quest'ultima acquistata l'anno prima per sostituire l'Austin Metro. Poi la Skoda 105L fu rottamata a fine anni '90, sostituita da una Fiat Duna 60. Quanti ricordi, sono passati già trent'anni, ma sembra ieri.
A ciò che ha detto MK2 aggiungo che avevano pure il contagiri e l'hazard, due accessori che la mia superdotata Renault 18 Gtl non aveva. Ed il contagiri non poteva averlo neanche a richiesta, cosi' come molte Vw dell'epoca.
Una Skoda rossa anni '80 (probabilmente una 120, ma non sono sicuro) la ebbe anche una mia pro-zia, che però non la trovò così affidabile: la diede via nel 1990 per disperazione, perché, cito testuali parole, "ogni 100 km si rompeva qualcosa!". Forse le era capitato un esemplare sfortunato.
Lumi su questa soluzione,di motore posteriore e trazione anteriore, li dava quattroruote su di un numero del 69,ad un lettore,nella rubrica La Posta.
Mi pare avessero anche realizzato un prototipo, ma non ricordo la ditta,di una auto con tale soluzione, a scopo sperimentale.
Il mio compianto zio, burbero montanaro bolognese dal cuore grandissimo, generoso sostenitore del pensiero socialista ha comprato solo auto Skoda per la seconda metà della sua vita o poco più.
Dalla prima metà degli anni 80 (non ho notizie a riguardo del periodo antecedente) ha guidato Skoda fino ad una Felicia e alla seconda serie della Fabia, rimasta in dote agli eredi.
E negli anni 80 andava in giro con il bombolone di metano sul tetto della Skoda.
Una visione alquanto particolare riportata al giorno d'oggi
Probabilmente era la "Dymaxion", un assurdo progetto del 1933 ideato dall'architetto Richard Buckminster Fuller: 6 metri di lunghezza, 11 posti, motore posteriore, 3 ruote: le due anteriori motrici, la singola posteriore sterzante.
La soluzione motore posteriore-trazione anteriore (con un più convenzionale layout a 4 ruote) fu studiata anche da Ford e da Rover, ma entrambe la abbandonarono prima di arrivare ad un prototipo.
(foto "mx5dan" )