Tralasciando per un attimo gusti e pareri personali la 6 fu assieme ad altre grosse italiane degli anni 70 (Gamma Quattroporte 130 Dino Montreal ) vittima di recensioni non troppo brillanti da parte delle riviste italiane Quattroruote in primis,non ne ho mai capito il motivo se non attribuendo ciò al vento sinistro che soffiava su tutto ciò che in quel periodo rappresentasse lusso, magari però sono solo mie fantasie.
bayerische ha parlato di vento sinistro ed ha ragione era sinistrissimo e in quel periodo ,ma da noi è stato un pò sempre di moda,denigrare il nostro prodotto per dare a vedere che siamo giusti ed obbiettivi ,spesso i concorrenti tiravano l acqua al proprio mulino infischiandosene del politicamente corretto e così auto che tutto sommato pur con i loro limiti erano più che accettabili finivano cenerentole del mercato,questa e la 130 sono un bell esempio.ho visto auto straniere non certo migliori di questa che ne sono sempre uscite bene,poi 4ruote in un certo periodo,ora non lo so perchè non lo leggo da anni,dava volentieri addosso alle nostre ,molto meno alle tedesche e francesi,per l amor di Dio saranno state migliori ,ma qualche maligno dubbio può sorgere
Concordo con bob, erano in pochissime a salvarsi. C'è anche da dire che 4R, sebbene andasse effettivamente contro le auto nostrane, "collaborava" strettamente con FIAT editando rubriche e appendici varie (non per fare i soliti luoghi comuni, sia ben chiaro).
Quattroruote in quel periodo osannava le Fiat medio piccole massacrò la 130 ed ignorò completamente la Dino neanche realizzando la prova su strada limitandosi ad una misera impressione di guida.
Forse perché preferiva dare spazio ai modelli più comuni e maggiormente acquistati. L'esatto contrario di oggi: le prove su strada e le impressioni di guida privilegiano nettamente modelli e allestimenti inavvicinabili ai più, lasciando all'angolo i modelli non premium e dai prezzi più abbordabili. Chiuso l'OT.
(foto "Markino" )